Sulla strada per l’ospedale, Beatriz de Souza Lima attraversa un giardino botanico. È un tragitto che deve percorrere spesso, camminando tra le Monstera Deliciosas che le ricordano la casa di sua madre, in Brasile.
La natura nello spazio artificiale fa sempre un effetto straniante: circondate da finti decori tropicali, le piante sono quasi ingombranti. Immaginiamo di avvicinarci e di iniziare a notare, dopo le foglie, i tronchi e la terra, un sistema di macchine e fili. Umidificatori, condotti di irrigazione, cavi elettrici – un’intera infrastruttura che consente alle piante di vivere in quell’ambiente.
All’improvviso, l’ospedale non sembra così diverso. Ogni passo nel percorso connette un luogo all’altro. La loro prossimità fisica diventa concettuale, le loro proprietà si confondono sempre di più. Le piante tropicali sono, per de Souza Lima, un riflesso allo specchio: anche loro, come lei, vengono costantemente osservate, studiate e misurate da elettrodi.
Concentrandosi sulle similitudini dei due spazi, le immagini di Trajectories li avvicinano tanto da renderli inestricabili. Immagine dopo immagine, nasce un nuovo ecosistema. Un luogo ibrido in cui la sensazione di estraneità, di non essere mai al proprio posto, convive con una tensione positiva: è il tentativo persistente di costruire legami e piantare radici. Un luogo in cui la cura è il fine ultimo, implicito in ogni intreccio di cavi, e in cui una bellezza inaspettata trova il suo spazio.
Beatriz de Souza Lima (Brasile, 1998) è un'artista franco-brasiliana che vive ad Arles, in Francia. Dopo il diploma all'École Supérieure des Beaux-Arts di Bordeaux nel 2020, si è specializzata presso l’École Nationale Supérieure de la Photo di Arles, conseguendo la laurea magistrale nel 2024. La sua ricerca esplora spesso i temi della cura, un argomento profondamente radicato nella sua vita quotidiana. Nel suo lavoro cerca di catturare un paradosso: da un lato, la stranezza e l'artificialità presenti in luoghi come ospedali e giardini botanici, dall'altro, i forti legami che si creano quando siamo accuditi e vulnerabili.
Via Camillo Casarini, 19 – Bologna
12-15 settembre
Gio 15:00-21:00. Ven-Dom 10:00-21:00