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Matylda Niżegorodcew
Octopus’s Diary

Octopus’s Diary - Matylda Niżegorodcew Octopus’s Diary - Matylda Niżegorodcew Octopus’s Diary - Matylda Niżegorodcew Octopus’s Diary - Matylda Niżegorodcew Octopus’s Diary - Matylda Niżegorodcew

Dettagli Sulla Mostra

Cosa succederebbe se...? Matylda Niżegorodcew è ossessionata da questa domanda. Dalla sensazione che la sua esistenza potrebbe nascondere mille altre vite, conseguenze di scelte diverse. Siamo costantemente a un bivio, e ad ogni mossa corrisponde un’altra realtà. Le possibilità sembrano infinite. È una sensazione comune alla post-adolescenza e, forse oggi più che mai, estendibile ad altre fasce d’età, mentre i social media ci mostrano vite che non sono la nostra e ci illudono di poterle capire. Pensarci troppo provoca una vertigine.

Niżegorodcew decide di entrarci dentro. Si toglie i propri vestiti, smette di dormire nel suo letto, e per 48 ore vive la vita degli altri. Julia, Anula, Kuba e Marsi sono i collaboratori di questo esperimento: con ciascuno di loro trascorre due giornate, avvicinandosi tanto da togliere ogni filtro e da provare l’assurda, paradossale esperienza di sentirsi qualcun altro. È una prova fisica: non si tratta di seguirli o di osservarli, ma di mangiare le stesse cose, condividere gli spazi, interiorizzare la loro routine al millimetro e al secondo. Significa, anche, farsi osservare a sua volta, farsi fotografare nell’atto di diventare loro. “Mi sono comportata come se fossi aria”, scrive Niżegorodcew: ogni vita è il tentacolo di un polpo, e per riuscire a seguirli davvero bisogna diventare trasparenti, sparire.

Octopus’s Diary è un archivio di vite molteplici e parallele, aperto ed irrisolto, dimostrazione della leggerezza e della serietà che servono a non ignorare una domanda.

Sull'artista

Matylda Niżegorodcew (Polonia, 2001) è un'artista visiva e studentessa di fotografia presso la Scuola di Cinema di Łódź. Le sue opere esplorano i temi dell'identità, della vulnerabilità umana e delle relazioni. Per lei, creare uno stretto legame con i soggetti e sperimentare insieme a loro è parte intrinseca del processo creativo. Le sue opere includono spesso elementi performativi. Attraverso la sua sensibilità, filtra la realtà alla ricerca di risposte a domande esistenziali.

Dove

Main Location - Spazio Bianco, DumBO

Via Camillo Casarini, 19 – Bologna
12-15 settembre
Gio 15:00-21:00. Ven-Dom 10:00-21:00

Ingresso con biglietto €10 (ridotto €8)

Decalcomania → Close-up → High Seas, High Hopes → Two Ways To Carry A Cauliflower → Dummies & Books From FOLIO 2024 → Härmä / Hoar → Existential Boner → Trajectories → The Skeptics → Anatomy Of An Oyster → CLOSER → Screening Room → Disruptions → The Studio → Only In Good Taste → Grande Padre →
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