La solastalgia è un concetto relativamente nuovo per comprendere le implicazioni della perdita degli ecosistemi sulla nostra salute mentale ed emotiva.
Che sia legata al lutto per ciò che è già perso o all'eco-ansia dovuta da ciò che potrebbe accadere, riflette lo zeitgeist del nostro tempo. Si tratta di un problema crescente nelle società e si manifesta in un sentimento di dislocazione e di perdita del presente caratterizzati dalla prospettiva di un mondo in dissolvenza e da uno stato di deprivazione sensoriale. L'assenza dei sensi, una delle più grandi paure umane, può portare a percezioni intra-mentali, ecolocalizzazione e flashback della memoria.
Partendo dall’esperienza personale che ha visto la stessa fotografa perdere temporaneamente uno dei suoi sensi, il lavoro prova a tradurre visivamente questo stato mentale e a metterci in guardia sugli effetti più sottili e pericolosi dei cambiamenti climatici.. Durante il processo fotografico, Popławska è stata attratta da luoghi legati alla nozione di presunta stabilità e protezione, come possono essere un architettura socialista, lo spazio di uno zoo, una casa per ipovedenti o un centro per acrobati. Concentrandosi su questi luoghi e sulle persone che li abitano, ha poi cercato quei segni visivi di disconnessione, segni che potessero riflettessero la sensazione di insicurezza.
Essendo fortemente preoccupata per l'impatto della solastalgia, Popławska infine si è interroga su cosa succederebbe se perdessimo i nostri sensi, in che modo questa perdita potrà influire sulla nostra salute emotiva e sulla memoria, in questi tempi di estinzione di massa. "Fading Senses" si riferisce quindi al terrore di sensazioni inafferrabili, ma vuole anche sottolinea la crescente disconnessione dell’uomo dal suo habitat naturale.
(Polonia, 1994) Popławska è una fotografa e storica dell'arte che vive ad Anversa, in Belgio. Lavorando nell'intersezione tra arte e scienza, crea narrazioni visive analizzando i paralleli tra sensi e memoria, stati emotivi e condizioni del presente. Popławska esplora campi come la psicologia, le neuroscienze, la biologia o l'ecologia per trovare le basi per il suo racconto fotografico speculativo e per i suoi lavori olfattivi. Laureata in fotografia presso la Royal Academy of Fine Arts di Anversa (2020) Popławska ha conseguito anche un BA in Storia dell'Arte presso l'Università di Danzica (2016).