In Encounter la fotografa Silvia Rosi esplora la storia recente della propria famiglia e la propria identità di donna italiana di discendenza africana.
Ispirata da un'immagine del suo album di famiglia che ritrae la madre dell’artista da giovane come commerciante al mercato di Lomé in Togo, Rosi ha ripercorso il percorso migratorio affrontato dai suoi genitori alla fine degli anni ’80 per raggiungere l’Italia. Utilizzando un’estetica che fa riferimento alla scuola di ritratti in studio dell'Africa occidentale, Rosi esegue di fatto una vera e propria performance narrativa partendo dalla figura di sua madre in veste di musa e ricreando storie familiari narrate grazie alla combinazione di fotografia, testo e video. L'atto di portare oggetti con la testa, per esempio, è un'abilità tradizionalmente trasmessa di madre in figlia che risulta centrale nel progetto di Rosi.
Encounter è una storia profondamente personale che nel contempo tratta tematiche universale. Un tentativo di recuperare una tradizione che è stata persa attraverso la migrazione e la sua posizione di europea. Un omaggio all'album di famiglia che rappresenta un oggetto in continua trasformazione e decontestualizzazione con il passare del tempo e il progredire delle relazioni.
(Italia, 1992) Rosi è un’artista che vive e lavora tra Londra e Modena. Laureata in Fotografia al London College of Communication (2016). Il suo lavoro ripercorre la propria storia personale, attingendo all’eredità togolese della sua famiglia e all’idea delle origini. Il tema viene esplorato attraverso autoritratti in cui interpreta i genitori, raccontando la loro esperienza di migrazione dal Togo all’Italia. Il suo lavoro è stato pubblicato, tra gli altri, da Foam e British Journal of Photography e selezionato per residenze internazionali quali YGBI Research Residency (Firenze, 2021) e Thread Cultural Center and Residency (Sinthian, 2020). I suoi ritratti sono stati premiati con il Jerwood/Photoworks Awards e sono stati inclusi nel progetto del BJP, Portrait of Britain (2020).