Dettagli Sulla Mostra:
Umbai è una serie fotografica che immagina il futurismo queer nel contesto kuwaitiano. La parola "umbai" è una parola femminilizzata nello slang kuwaitiano, è una dichiarazione di sorpresa per l'assurdo e l'inaspettato. Umbai è riservata solo alle lingue delle donne kuwaitiane, tanto che se un uomo pronuncia semplicemente questa parola, viene accusato di essere gay. Quindi, ho scelto questa parola come titolo per rappresentare i discorsi dominanti che regolano il genere e la sessualità nella società kuwaitiana di oggi.
Mi sono interessato ai modi in cui il futurismo queer diventa uno strumento cruciale per coloro a cui viene negato un futuro sotto l'eteropatriarcato. Muovendosi tra fotografia documentaria e autoritratti/set costruiti, questa serie ritrae un'espressione culturalmente vincolata di idealismo queer. Operando attraverso l'anonimo, l'assurdo, lo stereotipo, l'ultra-binario e il fantasmatico, ho creato 5 personaggi che sono situati all'interno dei loro mondi idealisti per ritrarre la potenzialità di altri modi di essere.
"Il qui e ora è una prigione. Dobbiamo sforzarci, di fronte alla resa totalizzante della realtà del qui e ora, di pensare e sentire un allora e un là". José Esteban Muñoz