Dettagli Sulla Mostra:
La Linea d'Acqua affronta il tema della memoria attraverso una ricerca intima e metafisica sulla caducità delle cose e l'elaborazione della perdita. Il progetto trova origine nell'alluvione del Polesine del 1951 che ha segnato un prima e un dopo nella cultura contadina, lasciando fratture indelebili in persone e luoghi. Sara Palmieri riflette sul territorio e sulla sua capacità di contenere tracce. Il fiume, il paesaggio e i racconti di chi c'era sono dei dispositivi, l'immagine una superficie percettiva dove si incontrano dimensioni opposte: visibile e invisibile, passato e presente, astratto e concreto, fluido e solido. L'impossibilità della memoria di tramandare fedelmente la storia e quella del paesaggio di conservare segni visibili, generano matrici che cambiano come echi di un immaginario codice Morse. Gesti minimi che estraggono dall'oblio tracce in dissoluzione.